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L’acquedotto Patriziale

L’acquedotto agricolo patriziale ebbe il suo inizio nel 1944. La vendita della legna di faggio rese possibile il finanziamento da parte del Patriziato del 50% dei costi di 64'000.- CHF. Il rimanente 50% venne assunto da Cantone e Confederazione. Il collaudo avvenuto nel 1947 pose fine alle precarie condizioni di approvvigionamento dell’acqua esistenti in ogni singola frazione. Nel 1953 l’acquedotto raggiunse i grotti e le Madonne. Nel 1986, seguendo l’evoluzione del paese, venne costruito il nuovo bacino di 150 metri cubi sempre in zona Balomina. Nel 1991 le sorgenti di montagna della regione Sartai vennero a dar man forte alla presa del Ri grand con la tubazione che scende dai Pörsc.

Dal 2009 un nuovo impianto di disinfezione a raggi ultravioletti garantisce alla popolazione acqua di assoluta qualità. 

Il 25 luglio 2013 segna una svolta storica: l'acquedotto patriziale di Avegno, con il benestare dell'assemblea, viene ceduto al Comune di Avegno Gordevio.